Il prurito rappresenta una condizione frequente in Dermatologia. Può essere provocato da cause interne ed esterne, e, quando è cronico, è particolarmente invalidante, alterando profondamente la qualità di vita di chi ne soffre. Esso rappresenta un sintomo di accompagnamento di diverse dermopatie (eczemi, psoriasi, orticaria, linfomi, allergie a farmaci o alimenti, etc), e non corrisponde quindi ad una singola malattia. Perciò, non esiste un solo modo per trattarlo, essendo la terapia legata alla causa che lo ha provocato. Quando l’origine del sintomo non è stata ancora stabilita, si parla di “prurito di origine indeterminata”.
Di fronte ad un paziente con prurito, l’obiettivo principale dello specialista dermatologo è individuarne la causa. Per tale motivo, sulla base di una storia clinica approfondita, sarà necessario scegliere attentamente le analisi di laboratorio da effettuare, che saranno personalizzate per ciascun paziente, eliminando tutte quelle che non porterebbero vantaggio per la soluzione del problema, senza tralasciare quelle che invece possono portare ad identificarne la causa ancora ignota. Differenze notevoli esistono poi fra il prurito localizzato solo in una o poche aree della pelle rispetto a quello diffuso.

Se il soggetto ha una malattia della pelle in cui il prurito è un sintomo di accompagnamento che risente della terapia della malattia che lo ha provocato, il buon risultato sul prurito va spesso di pari passo con il miglioramento delle condizioni cutanee della malattia che lo ha originato.
Nei soggetti, invece, in cui il prurito è l’unico sintomo e non esistono segni cutanei di accompagnamento al di là di quelli dovuti al grattamento (piccole croste ed erosioni dove maggiormente viene esercitato il grattamento), le indagini di laboratorio permettono spesso di scoprire la causa del prurito.
Quando, invece, tutte le indagini eseguite risultano nei limiti della norma, è la capacità clinica dello specialista dermatologo a determinare il successo dei farmaci consigliati al paziente per via orale e/o applicati localmente, in quanto la scelta è sempre conseguenza di una diagnosi differenziale corretta e della valutazione attenta di tutti i farmaci che, a volte, il paziente sta assumendo in quel momento per altre malattie concomitanti. Infatti, soprattutto nei soggetti di età avanzata, il prurito è conseguenza dell’uso di uno o più farmaci, la cui sospensione o sostituzione è seguita dalla scomparsa graduale del sintomo.
Infine, lo specialista deve sempre tener presente che la percezione del prurito varia da paziente a paziente ed è influenzata dalla temperatura e dall’ambiente, da fattori psicologici, dall’ansia e da traumi emotivi, dalla distrazione da parte di diversi eventi e che il prurito può presentarsi anche durante le ore notturne, interferendo spesso anche con le comuni attività quotidiane.