Alopecia è un temine generico che indica la perdita temporanea o definitiva di capelli o peli.
Ne esistono numerose forme, delle quali le più note sono l’alopecia androgenetica (indicata comunemente come calvizie) e l’alopecia areata. La calvizie comune, che in alcuni casi particolari si manifesta anche nel sesso femminile sotto forma di diradamento diffuso dei capelli, e non nella forma tipica maschile, si avvale oggi di trattamenti sia medici (locali e/o generali) sia chirurgici.
E’ necessario, tuttavia, porre sin dall’inizio una diagnosi corretta, che non è certamente basata sulla cosiddetta “analisi del capello” (tricogramma), spesso inutile o di significato estremamente limitato.
In mani esperte e con adeguata preparazione specifica, la videodermatoscopia è invece, oggi, di particolare ausilio per differenziare forme diverse di alopecia, comprese le varietà cicatriziali, nelle quali avviene la scomparsa definitiva del bulbo pilifero. In questi ultimi casi è inutile insistere con cure mediche locali o generali, che contribuiscono solo a ritardare la vera diagnosi e sono destinate a fallire, essendo del tutto assenti i bulbi potenzialmente capaci di rispondere al trattamento.
La moderna tricologia fa, infatti, parte del bagaglio culturale delle Scienze Dermatologiche, di cui rappresenta uno dei numerosi settori.
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