Eumelanine e feomelanine sono presenti sia nella pelle sia nei capelli e, come recenti ricerche dimostrano, partecipano non solo a determinare il colorito di un individuo ma ne caratterizzano anche il tipo di risposta infiammatoria a vari stimoli.

  • Melasma

  • Vitiligine

Anche se le cause della vitiligine, di cui esistono forme diverse, non sono tutte conosciute poiché si tratta di una dermopatia multifattoriale, oggi si riesce a gestire e guarire molti casi, soprattutto se s’interviene in una fase precoce della perdita di pigmentazione. L’ormai comune fototerapia UVB-NB (a banda stretta) riesce ad ottenere risultati sorprendenti, rendendo inutile il ricorso a sorgenti artificiali di energia ultravioletta diverse, talora pubblicizzate come uniche. Come negli altri trattamenti di terapia fisica dermatologica, è fondamentale l’ esperienza del centro e dello specialista che deve deciderne le dosi ed i tempi. A volte l’ UVB-NB è usato come unico trattamento, altre volte è associato all’ impiego di farmaci locali, utilizzati più spesso per trattare eczemi in età infantile, e quindi ampiamente sperimentati su pelle anche delicata (per quanto ancora off-label per la vitiligine), poiché definitive evidenze scientifiche internazionali ne hanno dimostrato l’efficacia nell’indurre una nuova pigmentazione. Anche se il successo totale non può essere garantito per tutti i casi selezionati, le percentuali di successo sono ben al di là di quanto comunemente ritenuto anche in ambito medico.

Al contrario, il melasma è dovuto ad aumento del pigmento melanico. Si localizza per lo più al volto con macchie di colorito bruno più o meno intenso, in dipendenza anche dal colore originale della pelle. Quando collegato a gravidanza o all’ uso di contraccettivi orali, è più facilmente transitorio e tende a scomparire anche entro un anno dal suo inizio. Per semplicità se ne distinguono due tipi principali: quello superficiale (epidermico) e quello più profondo (dermico). I trattamenti utilizzati agiscono più facilmente sulle forme epidermiche. Queste ultime possono essere diagnosticate anche attraverso l’osservazione della pelle con luce di Wood, luce di colore viola che fa risaltare nel buio ancor più le macchie. L’associazione di più componenti attivi (acido cogico, ascorbico, glicolico, azelaico, retinoidi, etc), in creme anche diverse, aumenta la probabilità di successo, poiché i diversi composti possono agire a livelli differenti nella sequenza chimica della sintesi delle melanine.